Michele Pastrello.
Regista.

Immagini e suoni dal pianeta Terra. E dalla sua umanità.

Il giorno in cui cominci a comprendere quello che sai è il giorno in cui inizi veramente a vivere”, diceva il maestro spirituale indiano Nisargadatta Maharaj. Con questa frase possiamo tradurre il percorso artistico di Michele Pastrello, un regista veneto che ha intrapreso un cammino artistico molto personale e ricercato.
I suoi film e i suoi “microfilm” sono un concentrato di evocazioni introspettive, esistenziali o filosofiche. C’è il tema della custodia della memoria (Nexus), oppure quello sull’incontro con il bambino interiore (The Little Child). Oppure ancora Sensorium Dei, riflessione criptica sul rapporto tra Tempo e ricerca filosofica, o The Key (Il viaggio), sull’auto-guarigione. In questi suoi lavori, il regista affronta sempre e rigorosamente tematiche legate alla condizione umana.

È come se Michele ne individuasse le fragili impalcature (che siano l’amore per se stessi, la solitudine, la ricerca introspettiva fino persino all’incontro col bambino interiore) e le faccia vacillare, permettendoci di porci domande su noi stessi o di aprire gli occhi su cose che non abbiamo il coraggio di vedere. Il regista concretizza questa intenzione senza didascalismi, senza dialoghi, senza voler essere edificante a tutti i costi: lo fa in modo sincero con la forza metaforica delle immagini

Meer.

Immerse yourself in my movies.


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Bio.

p.i.: 04161580271